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giovedì 21 settembre 2023

LA RITENZIONE IDRICA: prevenire e curare

La ritenzione idrica, nota anche come edema, è una condizione in cui il corpo trattiene liquidi in eccesso. Si verifica quando il sistema linfatico o il sistema circolatorio non riescono a drenare correttamente i liquidi in eccesso dai tessuti. Questo può causare gonfiore, soprattutto nelle gambe, nelle caviglie e nelle mani. 

Le ragioni della ritenzione idrica e del gonfiore possono essere diverse, tra cui:

- Disfunzione del sistema linfatico
- Alterazioni ormonali
- Cattiva circolazione sanguigna
- Eccesso di sodio nella dieta
- Consumo elevato di carboidrati raffinati
- Mancanza di attività fisica
- Stress e ansia
Per combattere la ritenzione idrica e il gonfiore, è possibile adottare alcune strategie a livello medicinale e comportamentale/alimentare:

- Ridurre l'assunzione di sodio nella dieta, limitando il consumo di cibi salati e di alimenti confezionati
- Aumentare l'assunzione di acqua per favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso
- Consumare cibi ricchi di potassio, come banane, spinaci e avocado, per aiutare a regolare il bilancio idrico
- Fare attività fisica regolare per stimolare la circolazione sanguigna e favorire il drenaggio linfatico
- Evitare abiti troppo stretti che possano ostacolare la circolazione
- Ridurre lo stress attraverso tecniche di rilassamento come la meditazione o il massaggio.
Alcuni rimedi fitoterapici che possono aiutare a combattere la ritenzione idrica includono:

- Tarassaco
- Ortica
- Finocchio
- Prezzemolo
- Piantaggine
- centella asiatica  
- pilosella 

Tutte le piante possono essere assunte sotto forma di integratori o tisane.
Tuttavia, è importante consultare sempre un medico o un esperto in erboristeria prima di utilizzare rimedi fitoterapici, in quanto possono interagire con altri farmaci o avere controindicazioni specifiche.

In caso di persistenza dei sintomi o di dubbi, è consigliabile consultare un medico per una valutazione più approfondita e un eventuale trattamento farmacologico.

Per le singole piante dedicherò a breve un post più esplicativo.

martedì 19 settembre 2023

"Diverticolosi: sintomi, cause e trattamenti per gestire la malattia diverticolare"

I diverticoli sono delle piccole sacche che si formano nella parete del colon, principalmente nella parte inferiore dell'intestino crasso. La condizione in cui si sviluppano diversi diverticoli è chiamata diverticolosi.
La diverticolite è una complicanza della diverticolosi, in cui i diverticoli si infiammano o si infettano. Questo può causare sintomi come dolore addominale, febbre, nausea, vomito e cambiamenti nelle abitudini intestinali.

Il trattamento della diverticolite dipende dalla gravità dei sintomi. In casi lievi, può essere sufficiente seguire una dieta a basso contenuto di fibre, prendere farmaci per il dolore e gli antibiotici. È consigliabile seguire una dieta a basso contenuto di fibre per ridurre l'irritazione dell'intestino, evitare cibi solidi e optare per una dieta a base di liquidi come brodo, succhi di frutta senza polpa e bevande chiare. Una volta che i sintomi migliorano, è possibile reintrodurre gradualmente cibi a basso contenuto di fibre come riso bianco, pane bianco, pollo, pesce, uova e patate sbucciate. È importante consultare un medico o un dietista per una dieta personalizzata in base alle specifiche esigenze e alla gravità della diverticolite.In casi più gravi, potrebbe essere necessario un ricovero in ospedale per somministrare antibiotici per via endovenosa e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i diverticoli infiammati o perforati.
La prevenzione della diverticolosi e della diverticolite si basa principalmente su uno stile di vita sano. Una dieta ricca di fibre ( che vanno eliminate in caso di diverticoli infiammati) può aiutare a prevenire la formazione di diverticoli e a mantenere regolari le abitudini intestinali. È importante bere a sufficienza e fare attività fisica regolare. Evitare il fumo e limitare il consumo di alcol può anche contribuire a ridurre il rischio di sviluppare la malattia diverticolare.

Ci sono evidenze che suggeriscono una componente genetica nella diverticolosi. Studi hanno dimostrato che la presenza di parenti di primo grado affetti da diverticolosi aumenta il rischio di sviluppare la condizione. Tuttavia, la genetica da sola non è l'unico fattore di rischio, poiché anche la dieta, lo stile di vita e l'invecchiamento possono influenzare lo sviluppo dei diverticoli.

lunedì 18 settembre 2023

ORZAIOLO O CALAZIO?

L'orzaiolo e il calazio sono due condizioni oculari che colpiscono le palpebre superiori e inferiori coinvolgendo le ghiandole sebacee che si trovano in quella zona. 
L'orzaiolo è un'infiammazione delle ghiandole sebacee (comunemente quelle di Zeiss o Meibonio)  presenti lungo il margine delle palpebre. Si manifesta come una piccola protuberanza rossa e dolorosa, spesso con una punta bianca al centro. I sintomi sono gonfiore, arrossamento delle palpebre, senso di pesantezza, a volte prurito.  L'orzaiolo è causato da un'infezione batterica e può essere trattato con l'applicazione  di antibiotici topici o, in casi più gravi, con antibiotici per via orale prescritti dal medico. È comunque una patologia benigna che si risolve in pochi giorni, non va inciso e bisogna evitare di "scoppiarlo" per impedire che la secrezione purulenta.si diffonda intorno. Se un sospetto orzaiolo purulento non si risolve è necessaria la visita da un dermatologo in quanto potrebbe essere una patologia differente.  
Il calazio, invece, è una cisti non infettiva che si forma all'interno delle ghiandole  presenti sulla palpebra. Sono le ghiandole in cui viene prodotta la componente lipidica delle lacrime. Si presenta come una protuberanza dura e infiammata che col tempo può diventare indolore, solitamente più grande dell'orzaiolo. Può persistere per diverse settimane o mesi. Il calazio può essere trattato con applicazioni  caldo umide, massaggi sulla zona interessata e l'utilizzo di antibiotici topici quando si ha produzione di pus. In alcuni casi, quando il calazio non si risolve da solo, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo.
Tra le cause che possono predisporre al calazio abbiamo: 
1. Disordini alimentari o dieta sbilanciata, in particolare se caratterizzata da un eccessivo consumo di insaccati, grassi e zuccheri;
2.  fattori ormonali;
3. Stress intenso o stati d'ansia;
4. Difetti visivi non corretti;
5. Uso prolungato di lenti a contatto;
6. Scarsa igiene oculare;
7. Pelle grassa o seborrea;
8. Infezioni oculari preesistenti;
9. Allergie;
10. Predisposizione ereditaria;
11Patologie del tratto intestinale 

In conclusione, l'orzaiolo e il calazio sono due condizioni oculari diverse: l'orzaiolo è un'infiammazione delle ghiandole sebacee, causato da un'infezione batterica, mentre il calazio è una cisti non infettiva che si forma nelle ghiandole di Meibomio. Entrambe possono essere trattate con l'applicazione di calore umido e antibiotici, ma in alcuni casi il calazio potrebbe richiedere un intervento chirurgico. Poiché non è semplice riconoscere la differenza ad un occhio non clinico, è sempre meglio affidarsi ad uno specialista. 

sabato 16 settembre 2023

LATTOFERRINA

La lattoferrina è una proteina presente nel latte materno e in altri fluidi biologici, come le lacrime e la saliva. È nota per le sue proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e antiossidanti. 
Nel campo della medicina, la lattoferrina svolge diversi ruoli importanti. 

Innanzitutto, è coinvolta nella difesa del nostro corpo contro le infezioni. La sua azione antimicrobica aiuta a combattere batteri, virus e funghi, impedendo la loro crescita e diffusione. Ha dimostrato di stimolare il sistema immunitario, migliorando la risposta del corpo alle infezioni.
La lattoferrina ha anche proprietà antinfiammatorie, che contribuiscono a ridurre l'infiammazione nei tessuti e a promuovere la guarigione, per questo è spesso utilizzata nel trattamento di malattie infiammatorie come l'artrite reumatoide e l'eczema.
Oltre a ciò, la lattoferrina ha dimostrato di avere effetti benefici sulla salute dell'intestino. Può aiutare a mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale, prevenendo la crescita eccessiva di batteri nocivi e promuovendo la crescita di batteri benefici.
La lattoferrina è disponibile anche come integratore alimentare o in forma di crema per uso topico: infatti può essere utilizzata per il trattamento di patologie cutanee come l'acne e l'eczema.

In conclusione, la lattoferrina è una proteina con molteplici benefici per la salute. Il suo ruolo nella difesa immunitaria, nell'infiammazione e nella salute intestinale la rende una sostanza di grande interesse nella medicina.

COSA FARE IN CASO DI INTOLLERANZE ALIMENTARI

L'intolleranza alimentare è una condizione in cui il corpo non è in grado di digerire o metabolizzare correttamente determinati alimenti. Questo può causare una serie di sintomi sgradevoli come gonfiore, diarrea, crampi addominali e eruzioni cutanee.

Se sospetti di avere un'intolleranza alimentare, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata. Una volta confermata l'intolleranza, ecco alcuni comportamenti che possono aiutarti a gestire la situazione:

1. Identifica gli alimenti problematici: Tieni un diario alimentare per individuare quali alimenti scatenano i sintomi. Questo ti aiuterà a evitare quegli alimenti in futuro.

2. Leggi attentamente le etichette: Familiarizzati con i termini utilizzati per indicare gli ingredienti che potrebbero causare intolleranze alimentari. Leggi sempre attentamente le etichette degli alimenti confezionati per evitare ingredienti indesiderati.

3. Fai attenzione ai ristoranti: Quando mangi fuori casa, comunica al personale del ristorante le tue intolleranze alimentari. Chiedi informazioni sui componenti dei piatti e assicurati che siano preparati in modo sicuro.
4. Sperimenta alternative: Esplora nuove opzioni alimentari che siano sicure per te. Ci sono molte alternative disponibili sul mercato per sostituire gli alimenti che potresti dover evitare.

5. Consulta un dietista: Un dietista specializzato in intolleranze alimentari può aiutarti a pianificare una dieta equilibrata che soddisfi le tue esigenze nutrizionali, evitando gli alimenti problematici.
6. Prenditi cura della tua salute intestinale: Mantenere un intestino sano può aiutarti a gestire meglio le intolleranze alimentari. Assicurati di includere nella tua dieta alimenti ricchi di probiotici e fibre, che favoriscono la salute intestinale.
7. Parla con gli amici e i familiari: Informa le persone intorno a te delle tue intolleranze alimentari in modo che possano essere consapevoli delle tue esigenze quando organizzano pasti o eventi sociali.

Ricorda, ogni persona è diversa e ciò che funziona per qualcuno potrebbe non funzionare per te. Sperimenta e trova le strategie che ti aiutano a gestire al meglio le tue intolleranze alimentari.