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venerdì 29 settembre 2023

Lo Psillio: Un Rimedio Naturale per la Salute Intestinale

Lo psillio (Plantago ovata) è una pianta dalle notevoli proprietà benefiche per la salute intestinale. I suoi piccoli e potenti semi sono ampiamente utilizzati in fitoterapia e medicina tradizionale da secoli.
È una pianta erbacea originaria dell'India, conosciuta anche come "semi di psillio" o "semi di ispaghula". Ciò che rende questa pianta così speciale sono i suoi semi, ricchi di fibre solubili, in particolare mucillagini. Queste fibre gelatinose sono il principale motivo per cui lo psillio è così apprezzato per la salute dell'intestino.
Vantaggi per la Salute dell'Intestino

1. Regolazione della Funzione Intestinale: Le fibre solubili dello psillio possono essere efficaci nel trattamento della stitichezza. Assorbendo acqua, aumentano il volume delle feci, facilitando il loro passaggio attraverso l'intestino.

2. Alleviamento della Diarrea: Sorprendentemente, lo psillio può anche essere utile per alleviare la diarrea. Le sue fibre assorbono l'acqua in eccesso nelle feci, aiutando a renderle più consistenti.

3. Controllo del Peso: L'assunzione di psillio può contribuire al controllo del peso, in quanto le fibre aiutano a mantenere un senso di sazietà, riducendo così l'appetito.

4. Gestione del Colesterolo: Lo psillio è stato associato alla riduzione del colesterolo LDL ("colesterolo cattivo"), contribuendo così alla salute cardiaca.

5. Supporto per il Diabete: Le fibre solubili possono contribuire a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, un beneficio importante per chi soffre di diabete di tipo 2.
Come Utilizzare lo Psillio

Lo psillio è disponibile sotto forma di polvere o di semi interi. Puoi introdurre questo rimedio naturale nella tua dieta in vari modi:

1. Sono disponibili capsule e polveri di psillio. 

2. Aggiungi semi di psillio macinati a cereali, yogurt, frullati o anche ricette di pane e biscotti.

3.  Mescola la polvere di psillio in acqua o succhi per creare una bevanda ricca di fibre.

Precauzioni

Nonostante i numerosi vantaggi, ci sono alcune precauzioni da prendere in considerazione:

- Bevi molta acqua quando assumi psillio, poiché può assorbire liquidi nel tuo sistema.

-  Consulta un medico se stai assumendo farmaci, in quanto potrebbe interferire con l'assorbimento di alcuni farmaci.

- Alcune persone potrebbero essere allergiche allo psillio. Inizia con piccole quantità per valutare la tua tolleranza.

In conclusione, lo psillio è un rimedio naturale versatile e accessibile che offre numerosi benefici per la salute dell'intestino. Integrando questo superfood nella tua dieta, potresti sperimentare un miglioramento significativo nella tua salute digestiva e generale. Tuttavia, è importante consultare sempre un professionista sanitario prima di apportare modifiche significative alla tua dieta o al tuo regime di salute.

martedì 19 settembre 2023

"Diverticolosi: sintomi, cause e trattamenti per gestire la malattia diverticolare"

I diverticoli sono delle piccole sacche che si formano nella parete del colon, principalmente nella parte inferiore dell'intestino crasso. La condizione in cui si sviluppano diversi diverticoli è chiamata diverticolosi.
La diverticolite è una complicanza della diverticolosi, in cui i diverticoli si infiammano o si infettano. Questo può causare sintomi come dolore addominale, febbre, nausea, vomito e cambiamenti nelle abitudini intestinali.

Il trattamento della diverticolite dipende dalla gravità dei sintomi. In casi lievi, può essere sufficiente seguire una dieta a basso contenuto di fibre, prendere farmaci per il dolore e gli antibiotici. È consigliabile seguire una dieta a basso contenuto di fibre per ridurre l'irritazione dell'intestino, evitare cibi solidi e optare per una dieta a base di liquidi come brodo, succhi di frutta senza polpa e bevande chiare. Una volta che i sintomi migliorano, è possibile reintrodurre gradualmente cibi a basso contenuto di fibre come riso bianco, pane bianco, pollo, pesce, uova e patate sbucciate. È importante consultare un medico o un dietista per una dieta personalizzata in base alle specifiche esigenze e alla gravità della diverticolite.In casi più gravi, potrebbe essere necessario un ricovero in ospedale per somministrare antibiotici per via endovenosa e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i diverticoli infiammati o perforati.
La prevenzione della diverticolosi e della diverticolite si basa principalmente su uno stile di vita sano. Una dieta ricca di fibre ( che vanno eliminate in caso di diverticoli infiammati) può aiutare a prevenire la formazione di diverticoli e a mantenere regolari le abitudini intestinali. È importante bere a sufficienza e fare attività fisica regolare. Evitare il fumo e limitare il consumo di alcol può anche contribuire a ridurre il rischio di sviluppare la malattia diverticolare.

Ci sono evidenze che suggeriscono una componente genetica nella diverticolosi. Studi hanno dimostrato che la presenza di parenti di primo grado affetti da diverticolosi aumenta il rischio di sviluppare la condizione. Tuttavia, la genetica da sola non è l'unico fattore di rischio, poiché anche la dieta, lo stile di vita e l'invecchiamento possono influenzare lo sviluppo dei diverticoli.

lunedì 18 settembre 2023

ORZAIOLO O CALAZIO?

L'orzaiolo e il calazio sono due condizioni oculari che colpiscono le palpebre superiori e inferiori coinvolgendo le ghiandole sebacee che si trovano in quella zona. 
L'orzaiolo è un'infiammazione delle ghiandole sebacee (comunemente quelle di Zeiss o Meibonio)  presenti lungo il margine delle palpebre. Si manifesta come una piccola protuberanza rossa e dolorosa, spesso con una punta bianca al centro. I sintomi sono gonfiore, arrossamento delle palpebre, senso di pesantezza, a volte prurito.  L'orzaiolo è causato da un'infezione batterica e può essere trattato con l'applicazione  di antibiotici topici o, in casi più gravi, con antibiotici per via orale prescritti dal medico. È comunque una patologia benigna che si risolve in pochi giorni, non va inciso e bisogna evitare di "scoppiarlo" per impedire che la secrezione purulenta.si diffonda intorno. Se un sospetto orzaiolo purulento non si risolve è necessaria la visita da un dermatologo in quanto potrebbe essere una patologia differente.  
Il calazio, invece, è una cisti non infettiva che si forma all'interno delle ghiandole  presenti sulla palpebra. Sono le ghiandole in cui viene prodotta la componente lipidica delle lacrime. Si presenta come una protuberanza dura e infiammata che col tempo può diventare indolore, solitamente più grande dell'orzaiolo. Può persistere per diverse settimane o mesi. Il calazio può essere trattato con applicazioni  caldo umide, massaggi sulla zona interessata e l'utilizzo di antibiotici topici quando si ha produzione di pus. In alcuni casi, quando il calazio non si risolve da solo, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo.
Tra le cause che possono predisporre al calazio abbiamo: 
1. Disordini alimentari o dieta sbilanciata, in particolare se caratterizzata da un eccessivo consumo di insaccati, grassi e zuccheri;
2.  fattori ormonali;
3. Stress intenso o stati d'ansia;
4. Difetti visivi non corretti;
5. Uso prolungato di lenti a contatto;
6. Scarsa igiene oculare;
7. Pelle grassa o seborrea;
8. Infezioni oculari preesistenti;
9. Allergie;
10. Predisposizione ereditaria;
11Patologie del tratto intestinale 

In conclusione, l'orzaiolo e il calazio sono due condizioni oculari diverse: l'orzaiolo è un'infiammazione delle ghiandole sebacee, causato da un'infezione batterica, mentre il calazio è una cisti non infettiva che si forma nelle ghiandole di Meibomio. Entrambe possono essere trattate con l'applicazione di calore umido e antibiotici, ma in alcuni casi il calazio potrebbe richiedere un intervento chirurgico. Poiché non è semplice riconoscere la differenza ad un occhio non clinico, è sempre meglio affidarsi ad uno specialista. 

sabato 16 settembre 2023

LATTOFERRINA

La lattoferrina è una proteina presente nel latte materno e in altri fluidi biologici, come le lacrime e la saliva. È nota per le sue proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e antiossidanti. 
Nel campo della medicina, la lattoferrina svolge diversi ruoli importanti. 

Innanzitutto, è coinvolta nella difesa del nostro corpo contro le infezioni. La sua azione antimicrobica aiuta a combattere batteri, virus e funghi, impedendo la loro crescita e diffusione. Ha dimostrato di stimolare il sistema immunitario, migliorando la risposta del corpo alle infezioni.
La lattoferrina ha anche proprietà antinfiammatorie, che contribuiscono a ridurre l'infiammazione nei tessuti e a promuovere la guarigione, per questo è spesso utilizzata nel trattamento di malattie infiammatorie come l'artrite reumatoide e l'eczema.
Oltre a ciò, la lattoferrina ha dimostrato di avere effetti benefici sulla salute dell'intestino. Può aiutare a mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale, prevenendo la crescita eccessiva di batteri nocivi e promuovendo la crescita di batteri benefici.
La lattoferrina è disponibile anche come integratore alimentare o in forma di crema per uso topico: infatti può essere utilizzata per il trattamento di patologie cutanee come l'acne e l'eczema.

In conclusione, la lattoferrina è una proteina con molteplici benefici per la salute. Il suo ruolo nella difesa immunitaria, nell'infiammazione e nella salute intestinale la rende una sostanza di grande interesse nella medicina.

COSA FARE IN CASO DI INTOLLERANZE ALIMENTARI

L'intolleranza alimentare è una condizione in cui il corpo non è in grado di digerire o metabolizzare correttamente determinati alimenti. Questo può causare una serie di sintomi sgradevoli come gonfiore, diarrea, crampi addominali e eruzioni cutanee.

Se sospetti di avere un'intolleranza alimentare, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata. Una volta confermata l'intolleranza, ecco alcuni comportamenti che possono aiutarti a gestire la situazione:

1. Identifica gli alimenti problematici: Tieni un diario alimentare per individuare quali alimenti scatenano i sintomi. Questo ti aiuterà a evitare quegli alimenti in futuro.

2. Leggi attentamente le etichette: Familiarizzati con i termini utilizzati per indicare gli ingredienti che potrebbero causare intolleranze alimentari. Leggi sempre attentamente le etichette degli alimenti confezionati per evitare ingredienti indesiderati.

3. Fai attenzione ai ristoranti: Quando mangi fuori casa, comunica al personale del ristorante le tue intolleranze alimentari. Chiedi informazioni sui componenti dei piatti e assicurati che siano preparati in modo sicuro.
4. Sperimenta alternative: Esplora nuove opzioni alimentari che siano sicure per te. Ci sono molte alternative disponibili sul mercato per sostituire gli alimenti che potresti dover evitare.

5. Consulta un dietista: Un dietista specializzato in intolleranze alimentari può aiutarti a pianificare una dieta equilibrata che soddisfi le tue esigenze nutrizionali, evitando gli alimenti problematici.
6. Prenditi cura della tua salute intestinale: Mantenere un intestino sano può aiutarti a gestire meglio le intolleranze alimentari. Assicurati di includere nella tua dieta alimenti ricchi di probiotici e fibre, che favoriscono la salute intestinale.
7. Parla con gli amici e i familiari: Informa le persone intorno a te delle tue intolleranze alimentari in modo che possano essere consapevoli delle tue esigenze quando organizzano pasti o eventi sociali.

Ricorda, ogni persona è diversa e ciò che funziona per qualcuno potrebbe non funzionare per te. Sperimenta e trova le strategie che ti aiutano a gestire al meglio le tue intolleranze alimentari.

sabato 2 settembre 2023

STIPSI

La stipsi è un disturbo comune che colpisce molte persone.  Le cause possono variare da una dieta povera di fibre, mancanza di idratazione, mancanza di attività fisica, stress, fino a problemi più gravi come disfunzioni intestinali o disturbi metabolici.
È molto comune nell'anziano che, generalmente, si muove meno e beve poco.
 
Per prevenire o alleviare la stipsi, è importante adottare alcuni rimedi. 
1. aumentare l'assunzione di fibre nella dieta, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi. 
2. Bere abbastanza acqua per mantenere una corretta idratazione e favorire il movimento intestinale.
3  L'esercizio fisico regolare può aiutare a stimolare il transito intestinale, quindi è consigliabile dedicare del tempo a una routine di attività fisica. 
4. gestire lo stress e adottare tecniche di rilassamento come lo yoga o la meditazione può contribuire a una migliore funzionalità intestinale.

In caso di persistenza della stipsi nonostante questi accorgimenti, è possibile ricorrere a integratori o farmaci. 

Gli integratori di fibre come la crusca di frumento o il psillio possono essere utili per aumentare l'apporto di fibre nella dieta. 

Bustine a base di Macrogol aiutano ad aumentare la consistenza delle feci. 

Nei casi più gravi o persistenti, il medico potrebbe prescrivere farmaci lassativi o altri farmaci specifici per favorire il transito intestinale. 

È fondamentale consultare sempre un professionista sanitario prima di assumere qualsiasi farmaco per la stipsi, in modo da valutare la situazione specifica e individuare la terapia più adatta.

In conclusione, la stipsi può essere evitata o alleviata adottando una dieta ricca di fibre, mantenendo una corretta idratazione, facendo attività fisica regolare e gestendo lo stress. In caso di necessità, è possibile ricorrere a integratori o farmaci, previa consulenza medica.

giovedì 31 agosto 2023

DISSENTERIA: come affrontarla

La dissenteria è un disturbo gastrointestinale caratterizzato da diarrea grave, crampi addominali e talvolta febbre. Le cause più comuni della dissenteria sono infezioni batteriche o virali trasmesse attraverso acqua o cibo contaminato. Alcuni dei batteri più comuni che causano la dissenteria includono Escherichia coli, Salmonella e Shigella.
Spesso si verificano casi di dissenteria al ritorno dalle vacanze, soprattutto quando c'è stato un grande cambiamento di temperatura e di abitudini alimentari.

Per prevenire la dissenteria, è importante seguire alcune misure di igiene fondamentali. Queste includono lavarsi le mani regolarmente con acqua e sapone, specialmente prima di mangiare o preparare cibi, evitare l'uso di acqua non potabile o non trattata, consumare cibi ben cotti e evitare il consumo di cibi crudi o poco cotti, soprattutto carne, pesce e uova.
Nel caso si manifesti la dissenteria, è fondamentale mantenere una buona idratazione bevendo molta acqua e liquidi per evitare la disidratazione. Inoltre, è consigliabile seguire una dieta leggera a base di cibi facilmente digeribili come brodo, riso, banane e patate bollite. Evitare l'assunzione di cibi piccanti, grassi o latticini può aiutare a ridurre i sintomi.
L'uso di farmaci o integratori per combattere la dissenteria non deve essere autoprescritto. Chiedere sempre al farmacista o al medico. 

Principi come la loperamide o la diosmectite aiutano ad arrestare le scariche quando sono in numero elevato. In genere si assumono fermenti lattici e  reidratanti, ma in alcuni casi, possono essere prescritti antibiotici per trattare le infezioni batteriche. Tuttavia, è importante ricordare che l'uso indiscriminato di antibiotici può causare resistenza batterica e dovrebbe essere evitato senza una prescrizione medica appropriata.

In conclusione, la dissenteria può essere prevenuta adottando buone pratiche di igiene e precauzioni alimentari. In caso di sintomi, è importante consultare un medico per una corretta diagnosi e trattamento. La gestione dei sintomi attraverso una dieta leggera e l'assunzione di liquidi è fondamentale per prevenire la disidratazione.

giovedì 3 settembre 2015

FERMENTI LATTICI: QUANDO E' UTILE ASSUMERLI?

Per prima cosa, allontaniamo il    termine "fermenti lattici" e sostituiamolo  col termine più corretto di
PROBIOTICI.
 
Come sapete  le mucose del nostro corpo vengono a contatto con batteri ogni istante, ma, mentre la maggior parte di esse è programmata per mantenere la sterilità, la mucosa del sistema gastro-intestinale è organizzata per agire in simbiosi con una flora batterica che vive a contatto con essa fin dalla nostra nascita.
I batteri che abitano comunemente il nostro intestino ( soprattutto nel tratto del colon) sono per noi molto utili:
  1. fermentano i residui della dieta
  2. metabolizzano farmaci
  3. producono vitamine
  4. controllano il benessere degli epiteli
  5. ci proteggono dall'invasione di altri batteri che invece sono dannosi
  6. aumentano l'attività del nostro sistema immunitario
 
Per riuscire a fare tutto ciò però hanno bisogno di condizioni ottimali:
 
  • la nostra DIETA deve essere BILANCIATA ( zuccheri, amminoacidi, magnesio, manganese, ferro, acidi grassi devono essere presenti in giusta quantità)
  • il ph intestinale deve essere tra 5,5 e 6,2
  • non ci devono essere patologie intestinali
 
IN ALCUNI CASI LA NOSTRA MICROFLORA HA BISOGNO DI UN SOSTEGNO:
 
  1. ROTAVIRUS ( virus della diarrea)
  2. ANTIBIOTICO TERAPIA (vedi il mio post precedente)
  3. COLITE ULCEROSA
  4. SINDROME DEL COLON IRRITABILE
Ecco che in questi casi ci vengono in soccorso i PROBIOTICI o meglio ancora i SIMBIOTICI
 
PROBIOTICI = microorganismi che, quando ingeriti, si dimostrano benefici per l'uomo.
                           BIFIDOBATTERI, BATTERI LATTICI, ALTRI
                           Sono gli stessi microorganismi che normalmente colonizzano il colon.
                           Devono avere la capacità di superare inalterati il ph dello stomaco e arrivare attivi
                           nell'intestino. Se possibile devono essere resistenti agli antibiotici.
SIMBIOTICI= associazione tra probiotici e prebiotici.
PREBIOTICI = fibre alimentari ( come inulina e lattulosio) non digeribili, in grado di creare un
                          ambiente favorevole allo sviluppo dei probiotici.
 
 
In caso di rotavirus e antibiotico-terapia i probiotici si sono dimostrati molto efficaci. Nella colite ulcerosa hanno apportato benefici nella sintomatologia e anche nella sindrome da colon irratibile, benché la sua etiologia non sia ancora nota.
 
Recenti studi hanno dimostrato benefici in seguito all'assunzione di probiotici anche su patologie delle mucose del tratto respiratorio, soprattutto nei bambini, soprattutto a scopo preventivo. La terapia probiotica assume un ruolo di sostegno anche nel trattamento dell'Helicobacter Pylori.